27/09/2013 Due storie di scelte di marketing
Storia numero uno.
Una volta mio zio è andato a Berlino. Viaggia spesso. Fuori da un ristorante di Berlino ha trovato un cartello con su scritto che non erano graditi all’interno quelli che avevano votato Berlusconi. A Berlino, il che è abbastanza particolare.
Embè? Sono scelte di marketing!
Storia numero due:
Embè? Sono scelte di marketing!
Permalink # lucullo said
maledetto marketing, ci seppellirà tutti!
Permalink # theselbmann said
R.I.P.! ;D
Permalink # libertyfighter said
Si beh, le due storie sono esattamente uguali, come fai giustamente notare. Non capisco però il tag “Barilla”. Sarebbe simile se Barilla avesse detto “vietato vendere la mia pasta ai gay”, ma ha detto semplicemente che la pubblicità la fa come dice lui, e siccome gli piace la famiglia eterosessuale non metterà la famiglia omosessuale nella pubblicità. Ci manca solo che la pubblicità pagata dai soldi di Barilla venga decisa da la lobby omosessuale o da qualche Boldracchina.
Permalink # theselbmann said
figuriamoci. non credo che ai gay freghi niente di stare nella pubblicità Barilla. Il punto non è quello, a mio avviso. Il punto è che si è fatto notare che i gay vanno bene, ma senza dare fastidio. Bah, riesco a concepire che qualcuno si sia “infastidito” da questo discorso. Ormai è un disco rotto.
E scusami, è un disco rotto anche quello della “lobby gay”. Sarà così potente come dici? Bah, a me pare che non abbia ancora ottenuto nulla, se non contentini qua e là.
Se qualcuno avesse detto che non apprezza i neri o gli ebrei e che preferiva un target bianco, magari ariano, e che quindi neri ed ebrei potevano tranquillamente comprare un altro prodotto, sarebbe stato un bel casino, non credi?
Ma naturalmente è solo la mia opinione.
Permalink # libertyfighter said
Secondo questo discorso dopodomani qualche nero può protestare con Barilla perché la famiglia della pubblicità è bianca, oppure la comunità ebraica perché la famiglia non è ebrea e così via. Che poi abbia voluto far sapere che lui considera “famiglia” quella eterosessuale, non mi sembra neppure un problema. Anche io considero famiglia quella eterosessuale. Che poi per me i gay possano fare famiglia omosessuale, questo non significa che io debba prenderla a riferimento in ossequio al politically correct. Se mi chiedi di disegnare su un foglio una famiglia, disegno madre padre e due bambini. Possibilmente un bimbo e una bimba. Se poi uno mi chiedesse perché non ho fatto due adulti uomini, probabilmente direi le stesse cose del Barilla.
Riguardo la lobby gay, si è abbastanza potente se pensi che un ministro ha proposto l’abolizione di “padre” e “madre” per mettere “genitore 1” e “genitore 2”. Se poi pensi che stanno per ottenere l’adozione di esseri umani che non sono in grado di creare e che vengono sempre e comunque creati in ambiente eterosessuale. Si, sono potenti.
Permalink # theselbmann said
nessun gay ha protestato perché non lo hanno messo negli spot Barilla. e non mi risulta che in Italia possa adottare.
detto ciò, sono contraria al linguaggio de-genere, ma favorevole a matrimoni e adozioni gay, consapevole che in Italia non avverrà mai.
Permalink # Remo said
Vorrei vedere cosa sarebbe successo se avesse detto che non avrebbe mai messo una famiglia di colore perchè per lui la famiglia italiana è quella composta da bianchi!
Se il sig. Barilli si fosse diplomaticamente limitato a ribadire che la loro comunicazione è orientata per ragioni commerciali a rappresentate un determinato tipo di famiglia “tradizionale”, intendendo con essa quella in cui i suoi clienti possono raffigurarsi è un conto; ma se invece ne fai una questione di principio (o comuqnue arrivi a rappresentarla come tale), dandone per di più una connotazione di esclusione, allora diventa discriminatoria
Permalink # scassandralverde said
Beh, l’olocausto d’altra parte è iniziato proprio con l’additamento della lobby israelita … e immagino che ci sia stata una lobby opearia nel momento in cui i metodi vittoriani sono stati pian piano aboliti …
Questo se vogliamo dar credito alla ricostruzione trogloditica del fenomeno che è venuto a commentare tutto tronfio !
Permalink # libertyfighter said
Qualcuno a Barilla glielo ha chiesto non trovi?? O ha indetto una conferenza stampa apposta per farci sapere che non metterà gay nelle sue pubblicità?
Io sono favorevole ai matrimoni gay, a patto che non chiedano soldi pubblici e che vengano tolte le sovvenzioni anche alla famiglia eterosessuale.
Riguardo alle adozioni. Favorevolissimo. Basta che chi abbandona il bimbo rilasci una dichiarazione scritta che permette l’adozione del bambino a coppie di genere diverso da quella che l’ha generato. Viceversa no.
Permalink # libertyfighter said
@scassandralverde. Sarei io quello tronfio? Mi pare di aver espresso le mie opinioni in maniera corretta, seppure non coincidenti con quelle dell’autrice. Ma se non si può pensarla diversamente che commento a fare?
Quel che dici tu sulle lobby è vero, ma non c’è alcuna relazione biunivoca. In tutte le persecuzioni vengono strumentalmente additate le lobby. Ma non è vero che le lobby non decidano i destini nazionali. Negli states per esempio la lobby dei mercanti di armi e quella dei petrolieri è da tempo che decide la politica estera americana. Bisogna sempre valutare caso per caso. La lobby cattolica per esempio si è schierata sempre contro il divorzio, o lo neghiamo? Non mi pare inoltre che i gay in Italia rischino l’olocausto visto che sono trattati benissimo.
Permalink # ilpiratablog said
il massimo sarebbe Berlusconi che fa da testimonial alla pasta barilla………..
Permalink # theselbmann said
godo 😀