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theselbmann

Jean de Santeul aveva ragione. E anche Eddie Murphy. E anche Charles Darwin.

Tag Archives: lavoratori

giovane precario

Lotto. Fondamentalmente perché ho bisogno di credere che un giorno avrò persino dei soldi messi da parte, che è una cosa che ti dà quel minimo di sicurezza, non come Paris Hilton ma insomma…una piccola sicurezza.

Mi dispiace parecchio per la mia generazione. Tutti dicono che siamo stati viziati, che abbiamo avuto il motorino e il cellulare e l’Erasmus e quindi mo basta, troppo. Se così fosse, se veramente ci avessero cresciuto nella bambagia, vi assicuro che la stamo a scontà tutta. Con gli interessi. Tolti quelli che ce la fanno, che non è che siano proprio tanti, mediamente stamo nela mmerda. Pure chi lavora, che non sta a casa a guardasse Uomini e Donne. Sta me la mmerda pure lui.

La cosa fondamentale che un nato negli anni 80 deve ricordare è che il denaro è una cosa volgare. Il denaro è da cafoni. E’ molto meglio formarsi, imparare, fare esperienza, mettersi alla prova, farsi le ossa. A 50 anni avremo delle ossa bellissime e parleremo 32 lingue, avremo cambiato 64 lavori e avremo grande esperienza. E li pippi? No, li pippi no. Avremmo dovuto a suo tempo andare dai grandi potenti e chiedere: scusa ma i pippi?

Lo dovrebbero chiedere tutti.

Il praticante dello studio legale, il dottorando senza borsa, il tirocinante senza rimborso spese né buoni pasto, il collaboratore a prestazione occasionale che va occasionalmente tutti i giorni in ufficio, l’aspirante psicologo che va quotidianamente in clinica a lavorare, il wannabe architetto, l’apprendista stregone, il vice ultima ruota del carro quasi impiegato.

Proporrei l’istituzione della Giornata dei Pippi, quella in cui tutti quelli che lavorano senza prendere manco un buono pasto si recano dal capo e dicono: #scusamaipippi?

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Credo di aver incontrato una reincarnazione di Cecco, il nipote del fornaio Antonello. Lavora nel mini market non lontano dal mio ufficio. Volevo solo un etto di prosciutto di Parma. Ero moderatamente sicura di non chiedere niente di strano.

Ma…fatalità! Stacco il numerino e mi tocca il 69.

Ma porc..! Lo sapevo lo sapevo!

Chi c’è di prima mattina al banco dei salumi, oltre a me e a Cecco? Un altro uomo, ovviamente!

Cecco chiama il numero 70. E ti pareva! Sono costretta a dire che io in realtà ho il 69. Sai, con quella voce timida, un po’ pudica, come quando Jessica di Viaggi di Nozze mangia la banana coprendosi con la bocca con la mano.

Apriti cielo! Subito l’avventore al bancone chiede a Cecco se per caso non gli piace il 69, visto che è saltato subito al 70! Cecco si affretta a confermare il suo apprezzamento per il suddetto numero, nella maniera raffinata che vi lascio immaginare. Ovviamente ammiccano rivolti alla sottoscritta pensando di trovarsi davanti ad una persona fine.

In realtà una delle mie migliori amiche ritiene che io sia affetta dalla sindrome di Tourette, e la maggior parte dei miei amici mi ritiene volgarissima e mi apprezza per questo.

Incalzata dagli ammiccamenti dei due ebeti, a quel punto ho due possibilità. Fare la ragazzetta dabbene, che si finge scandalizzata, o essere lo scaricatore di porto che sono e dimostrare a Cecco che se voglio so essere più Cecco di lui.

Nessuna delle due possibilità mi sembra saggia.

Scelgo la terza via.

A regazzì, famo poco i spiritosi che se state ne ste condizzioni ggià dde prima mattina annamo bbene! Me dia ‘n etto de prosciutto va!

Di seguito, un omaggio a tutti i Cecco di qualsiasi bancone!

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MARY: sento la voce di BABBINI TOUR OPERATOR. 

IO: vado a nascondermi nel cesso, dì che sono uscita.

Il silenzio mi accoglie all’uscita del cesso. Sento solo il rimbalzare di qualcosa sul letto.

VERONIKA:

MARY:

LUKA:

BABBINI TOUR OPERATOR: Ciao, comodo il mio vecchio letto.

IO: che puttana. scendi subito dal mio letto. e voi??? non l’avete fermata. volgarissime prostitute…

MARY: temeva il tuo ritorno, Babbini.

IO: certo che lo temo.

BABBINI TOUR OPERATOR: stanotte dormo qui nel tuo letto. non te l’hanno detto?

IO: scordatelo. anzi sì vieni, farò scoreggie e sventolerò le lenzuola. oppure le teniamo a tenuta stagna che ci riscaldano.

BABBINI TOUR OPERATOR: che schifo. una cosa schifosa. Veronika si sta sentendo male, guardala… comunque sono tornata per riprendermi il mio comodino.

IO: manco per il cazzo. ormai è mio. per usucapione.

BABBINI TOUR OPERATOR: stanotte ti russerò nel letto.

IO: nel cuore della notte mi sveglierò e ti ci farò trovare il padrone di casa al posto mio domattina. e vi faccio portare il caffè a letto dalla moglie.

BABBINI TOUR OPERATOR: nooooooooooooooo! 

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